Tali tecniche, metodi e strumenti, rappresentativi dello stato dell’arte dell’attuale tecnologia per la valutazione delle capacità bio-psico-fisiche e sociali del paziente è finalizzato allo sviluppo di metodiche innovative di valutazione e miglioramento della performance per e post operatoria.
Come ben potrete riconoscere essere in grado di valutare pre-operatoriamente il paziente per ciò che concerne la sua capacità funzionale muscoloscheletrica e cardio-respiratoria è di fondamentale importanza per determinare i rischi preoperatori.
Il programma permette, in base all’intervento da eseguire, di preparare il paziente nel pre-operatorio e predisporre un adeguato programma di allenamento e poi di riabilitazione post-operatorio atto a rendere il paziente autonomo nel più breve tempo possibile limitando la degenza ospedaliera e di fatto riducendo il rischio delle più temibili complicanze tra cui la tromboembolia e le infezioni nosocomiali, etc.
Infine, ma non di minore importanza, si riducono i costi e si ottimizzano le risorse grazie ad un più celere tourn over dei pazienti che si traduce anche in una diminuzione delle liste di attesa.
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Nei pazienti oncologici sottoposti a chirurgia oncologica epato-biliare (HPB) e gastrica, la letteratura scientifica internazionale ha suggerito che diversi fattori metabolici e fisici come la scarsa massa muscolare scheletrica e la ridotta capacità di esercizio funzionale possono essere associati a complicanze postoperatorie precoci tra cui infezioni nosocomiali, complicanze polmonari e tromboembolia [ 1]. Il verificarsi di queste complicanze porta ad un aumento della durata della degenza ospedaliera e ad esiti complessivamente scarsi a lungo termine, nonché a un preoccupante aumento dei costi relativi all'assistenza sanitaria [2,3]. Inoltre, la chirurgia addominale maggiore è una causa ben nota di significativo "trauma chirurgico" che comporta grandi cambiamenti fisiologici indotti da lesioni tissutali, immobilità e stress psicologico [4]. Questa cascata patogenetica può essere deleteria soprattutto nei pazienti più anziani e in quelli con comorbilità multiple e riserve ridotte per far fronte agli stress chirurgici [5]. Di conseguenza, la chirurgia oncologica epatobiliare e gastrica sono ancora colpiti da un alto tasso di morbilità e mortalità postoperatoria [6].
Poiché la capacità fisica sembra essere un fattore predittivo chiave per il recupero postoperatorio dopo chirurgia epatobiliare e gastrica, un'attenta valutazione preoperatoria focalizzata sulla capacità muscolo-scheletrica, metabolica e cardio-respiratoria funzionale del paziente è di fondamentale importanza per determinare i rischi perioperatori [7].
In base a queste premesse, quando riconosciuta, qualsiasi alterazione relativa alla prestazione preoperatoria deve essere necessariamente trattata attraverso interventi di riabilitazione. Mentre lo scopo di tutte le terapie perioperatorie è di ridurre o prevenire lo sviluppo di "fattori di stress" chirurgici e di facilitare un migliore recupero dopo l'intervento chirurgico, esiste una eterogeneità nella composizione degli approcci di riabilitazione. Ancora una volta, nel contesto della chirurgia oncologica epatobiliare e gastrica, la terapia fisica preoperatoria è associata a una migliore forma fisica dei pazienti, ma non è chiaro se ciò comporti meno complicazioni o una più rapida convalescenza. Una recente meta-analisi sull'argomento, ha concluso che, sebbene la riabilitazione potrebbe essere adottata di routine, l'approccio preciso dovrebbe essere studiato meglio [8].
Lo scopo del presente studio è di valutare l'impatto dell'allenamento preoperatorio di esercizio fisico (pre-riabilitazione) basato sul programma Athlaid Research Institute, sul recupero postoperatorio, sugli esiti clinici e sulla qualità della vita correlata alla salute (HRQOL) in pazienti sottoposti a chirurgia oncologica epatobiliare e gastrica. Si ipotizza che la pre-riabilitazione produrrà risultati clinici pre e post-operatori significativamente migliori rispetto alle normali cure preoperatorie.